Vini da Messa
Ex Genimine Vitis
Siamo onorati di essere partner ufficiali del Dicastero per l’Evangelizzazione – Città del Vaticano, con l’autorizzazione all’uso del logo ufficiale del Giubileo 2025 per i nostri vini destinati alla Santa Messa.
Il vino Martinez
per la Santa Messa
Negli anni ’60 i fratelli Martinez ex allievi Salesiani, hanno allargato la gamma di produzione della propria cantina storicamente costituita da vini Marsala e liquorosi tipici siciliani, con i vini per la Santa Messa che oggi vendono nel mondo.
Canone 924
Codice Diritto Canonico
Il vino per la Santa Messa è prodotto secondo i dettami del Diritto Canonico che al Cap.1, Art. 3, Canone 924 recita: “Il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato”.
L’uva frutto della terra
e del lavoro dell’uomo
In Cantina Martinez il vino per la Santa Messa viene prodotto attraverso un blend dei principali vitigni autoctoni della provincia di Trapani: Catarratto, Inzolia e Grillo per le tipologie bianche, Nero d’Avola e Nerello Mascalese per la tipologia rossa.
Le analisi
Completato il processo produttivo, dalla cantina vengono prelevati due campioni di vino di cui uno viene consegnato ad un laboratorio di fiducia della diocesi che lo analizza, l’altro viene archiviato in Diocesi.
Il sigillo della Diocesi
Il direttore dell’ufficio liturgico della diocesi di Mazara del Vallo sigilla con cera lacca tutte le vie d’accesso delle cisterne dedicate ai vini per la Messa. L’incaricato toglie e rimette i sigilli tutte le volte che il prodotto sarà spillato dalle cisterne e imbottigliato per garantirne la genuinità.
Il certificato
Se dalle analisi fatte il vino risulta essere idoneo, la Diocesi rilascia il certificato che autorizza l’azienda alla commercializzazione e produzione. Alla Cantina Martinez tale certificazione è riconosciuta con continuità dagli anni ’60.
Imbottigliamento
Alla presenza del responsabile dell’ufficio liturgico, il vino viene imbottigliato e spedito nelle diocesi nel mondo, sempre accompagnato da una certificato d’idoneità della diocesi. Ogni bottiglia riporta il riferimento dell’autorizzazione dell’ufficio liturgico diocesano e il sigillo della diocesi di riferimento.
La consacrazione
Dalla vite, il vino arriva all’altare dopo diversi mesi di lavorazione, durante i quali viene trattato con ogni cura e attenzione perché possa conservarsi inalterato ad ogni consacrazione.